/*====== Epigrafia latina tarda di Tripolitania ====== === Sulla conservazione di /k/ nel latino d'Africa (contributo preparatorio)=== Lorenzetti, L. e Schirru, G. (2013), //Sulla conservazione di /k/ nel latino d'Africa//, in: Emili Casanova Herrero, Cesáreo Calvo Rigual (a cura di), //Actas del XXVI Congreso Internacional de Lingüística y Filología Románica (Valencia, 6-11 settembre 2010)//, Berlino, De Gruyter: vol. IV, pp. 585-596. **Incipit**: In questa comunicazione intendiamo valorizzare una serie di testimonianze epigrafiche note da tempo agli specialisti di archeologia cristiana, facendole interagire con dati e ipotesi di provenienza diversa, anch’essi ben noti, per parte loro, ai linguisti che si occupano della transizione dal latino alle lingue romanze. L’obiettivo è quello di contribuire a far luce su uno dei processi fonetici più dibattuti di quella transizione: il trattamento delle consonanti velari seguite da vocale anteriore, in particolare per quel che riguarda il latino tardo e il neolatino d’Africa.\\ La mancata palatalizzazione delle velari di fronte a vocale anteriore nel latino tardo africano è stata finora sostenuta sulla base di due argomenti. Il primo è basato sulla presenza della medesima caratteristica nel sardo logudorese, che si accompagna a un medesimo sviluppo del vocalismo e ad alcune isoglosse lessicali: l’argomento è però, preso singolarmente, poco efficace, dal momento che la presenza di isoglosse innovative comuni non è di per sé prova per sostenere l’esistenza di una conservazione comune.\\ Un secondo argomento si basa sulla fonologia degli imprestiti latini in berbero, tema su cui si sono avvicendati molti e autorevoli studi. [...]\\ **[[https://www.changeprin.it/?id=pubblicazioni:inizio&pdfid=lorenzettiETschirru_sullacon_2013|Documento scaricabile]]** */