Fenomeni di interferenza tra greco e anatolico: mediazione anatolica di voci orientali entrate in greco ed eterografie/allografie greche come indizi di opposizioni fonologiche non segnalate nella lingua-sorgente; rapporto delle lingue anatoliche di I millennio col greco (anche per la grafia) [Unità di Roma];
Forme della scrittura in area iranica dalla fase achemenide a quella preislamica come possibili spie di variazione o interferenza (competenze bilingui o plurilingui degli scriventi); impatto di greco e aramaico sulle tradizioni scrittorie medioiraniche, e interazione linguistica greco-partica [Unità di Roma];
Evoluzione del greco dal periodo classico alla koinè orientale e al greco bizantino attraverso la comparazione con la tradizione parallela del siriaco[Unità di Roma].
Epigrafi latine, di area italica e sarda, con le trascrizioni in osco e (neo)punico, dove l’eterografia è strumento diagnostico per lo studio dell’interferenza fonologica tra sistemi diversi e chiave interpretativa di successivi sviluppi romanzi (cf. il vocalismo sardo e forse africano) [Unità di Pisa];
fenomeni di contatto tra lingue e scritture nell’Italia antica, in particolare la pressione delle scritture greca e latina su lingue come l’osco (di cui le eterografie mettono pure in luce particolarità morfologiche) e la divergenza tra lingua e sistema grafico adottato (testi latini in caratteri greci e greci in caratteri latini), con inferenze per lo studio del mutamento linguistico su entrambi i versanti [Unità di Napoli].
fenomeni di interferenza grafica quali indizi di mutamento fonologico nell’epigrafia latina tarda di Tripolitania[Unità di Roma];
ostraca e papiri di Tripolitania ed Egitto[Unità di Roma].
Le traduzioni greco-latine e il testo della Bibbia
Le traduzioni dei documenti ufficiali romani destinate all’Oriente grecofono e l’interferenza tra le due lingue a vari livelli di analisi: grafematico e fonologico (trascrizioni greche di antroponimi latini), morfo-sintattico (l’introduzione nella lingua-target dell’articolo, assente nella lingua-matrice) e lessicale [Unità di Pisa];
Le traduzioni latine della Bibbia in relazione al testo greco di partenza e, per quanto riguarda il il Vecchio Testamento, anche all’originale ebraico [Unità di Siena];
Il testo greco della Bibbia e le sue traduzioni latine, oltre a documenti del I-III secolo d.C. (ad es. Vangeli e testi apocrifi), e l’influenza del greco sulla morfosintassi del latino tardo (forme perifrastiche etc.) [Unità di Pisa].
Altri sondaggi
Testi romanzi in caratteri greci nell’Italia meridionale [Unità di Roma].
Edizione ed analisi di testi greco-romanzi a cavallo tra il Medioevo e l’età moderna [Unità di Siena].